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Nuovo arrivo
Alice in Wonderland
Nuovo arrivo in libreria... "Alice in Wonderland" con le bellissime illustrazioni di Harry Roundtree. Edizione del 1908.
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Gli ultimi arrivi
Dal catalogo
Mondadori, 2004. Copertina flessibile.
Per quanto si sia mostrata, Moana Pozzi è rimasta un personaggio enigmatico. Col suo modo di essere e di porsi, impunemente trasgressivo da un lato e ironicamente familiare dall'altro, ha fatto vacillare lo stereotipo della pornodiva un po' squallida, vuota e volgarotta. Figura atipica, è diventata l'icona incontrastata del cinema porno, ma anche un simbolo degli anni Ottanta. Questo volume è un diario che ripercorre con immagini, documenti e dichiarazioni la sua vita scandalosa e contraddittoria. Ma è anche un viaggio nel mondo del porno visto con gli occhi della sua protagonista più eccellente, nonché uno sguardo indiscreto sulla vita privata dei tanti personaggi dello spettacolo e della politica che non hanno saputo resistere al suo fascino.
Baldini&Castoldi, 1998. Brossura.
Freaks, neonati demoniaci, mostri creati dall'uomo, serial killer, psichiatri cannibali: l'America ama il cinema Horror in tutti i suoi volti. In realtà l'evoluzione delle sue icone preferite va di pari passo con le crisi sociali del nostro tempo: guerre, depressioni, invasioni, caccia alle streghe, distruzione dell'ambiente. In questo libro l'autore intende mostrare come la paranoia della Guerra Fredda abbia portato a inventare incubi sul controllo della mente umana quali "L'invasione degli ultracorpi", come la paura delle radiazioni nucleari e della talidomide abbia ispirato ossessioni sulla mutazione quali "La mosca" e come esista un legame tra l'epidemia di AIDS e l'attrazione esercitata dai vampiri.
Il volume presenta qualche segno di usura da tempo e utilizzo. L'interno è in ottime condizioni.
Meridiano Zero, 2004. Brossura
New York, tardi anni sessanta: la leggendaria Factory di Andy Warhol. Una galleria di bizzarri personaggi dai nomi improbabili, inquieti e inquietanti, che si muovono tra party e locali famosi come il Max's Kansas City, tesi a conquistarsi i "5 minuti di celebrità" di cui parlava Warhol. Mary Woronov, guidandoci in un viaggio surreale, ci narra le sue esperienze alla corte del re della pop art, le sue visioni, le sue frequentazioni abituali con artisti del calibro dei Velvet Underground. O gli incontri fugaci con celebrità come Maria Callas, Tennessee Williams, Allen Ginsberg, Salvador Dalì. Un'inedita testimonianza su un movimento che ha avuto un'influenza memorabile sull'arte e la cultura americane.
Pubblicata in occasione della grande retrospettiva genovese dedicata all'attività artistica di Lucio Fontana, la monografia è incentrata sul tema del colore e della luce, strumenti con cui l'artista ha da sempre espresso la propria poetica spaziale. E proprio dalla ricerca sullo spazio perseguita da Fontana nasce l'invenzione del monocromo nell'arte concettuale, anticipando di dieci anni quella che normalmente viene attribuita a Yves Klein nel 1958. Il volume propone circa 200 opere tra le più significative, scelte attraverso tre criteri (la luce, il colore, gli ambienti) e presentate secondo le differenti varianti monocrome.
Il volume è in ottime condizioni, presenta minimi segni del tempo al taglio inferiore.
Con un ricco apparato iconografico, questo volume documenta la quarantennale attività di Ugo La Pietra, da lui stesso presentata come un tentativo di giungere alla "sinestesia delle arti", esemplificata da progetti e interventi. «Col mio quotidiano esercizio creativo, sono diventato io stesso uno strumento per la sinestesia tra le varie discipline artistiche, che ho attraversato e stimolato a tal punto da ottenere veri e propri travasi dall'una all'altra». Testi, tra gli altri, di Gillo Dorfles, Pierre Restany, Vittorio Fagone, Vincenzo Accame, Rossana Bossaglia, Germano Celant, Enrico Crispolti.
Secondo volume delle opere complete di Foscolo del 1860
Il volume presenta un danno alla rilegatura, la copertina e le prime dieci pagine risultano precarie.
Grafiche Abidue edizioni, 1987. Copertina flessibile
Edito in occasione della Mostra di Gianfranco Baruchello presso la Galleria Milano, 6 maggio 1987.
Testo di Laurence Kahn.
Quodlibet Humboldt, 2016. Copertina flessibile
Cosa resta di un viaggio nei deserti americani? La luce accecante, la polvere, le ghost town e altre reliquie dell'abbandono - un ippodromo-astronave, le rive di un lago fossile, un cimitero di aeroplani. Restano pagine fitte di appunti raccolti in ottomila chilometri costellati di imprevisti e digressioni attraverso California, Arizona, Nevada, New Mexico, Texas e Louisiana. A percorrerli, con Giorgio Vasta, ci sono il fotografo Ramak - camicia hawaiana, sorriso cordiale, e una spiccata attitudine a complicarsi la vita - e Silva, pianificatrice e baricentro razionale del viaggio. Doveva essere un reportage, una guida letteraria; ma quando ciò che accade nel deserto - per eccellenza luogo di miraggi e sparizioni - si rivela il preludio di quello che succederà nella vita dello scrittore al suo ritorno, l'asse del libro si modifica: le persone diventano personaggi, e per Vasta il viaggio negli spazi americani diventa un viaggio nella propria immaginazione. A fare da contrappunto, le fotografie di Ramak Fazel, che del racconto sono espansione, verifica e, allo stesso tempo, smentita. Ritratto dell'America, ragionamento sul suo mito e omaggio alle sue narrazioni, "Absolutely nothing" traccia un itinerario che collega scrittura documentaristica e fiction, riflessione e autobiografia, per provare a comprendere cosa accade ai luoghi - e alle nostre esistenze - quando le persone che li hanno abitati (che ci hanno abitati) se ne vanno via.
Mondadori, 2004. Copertina flessibile.
Per quanto si sia mostrata, Moana Pozzi è rimasta un personaggio enigmatico. Col suo modo di essere e di porsi, impunemente trasgressivo da un lato e ironicamente familiare dall'altro, ha fatto vacillare lo stereotipo della pornodiva un po' squallida, vuota e volgarotta. Figura atipica, è diventata l'icona incontrastata del cinema porno, ma anche un simbolo degli anni Ottanta. Questo volume è un diario che ripercorre con immagini, documenti e dichiarazioni la sua vita scandalosa e contraddittoria. Ma è anche un viaggio nel mondo del porno visto con gli occhi della sua protagonista più eccellente, nonché uno sguardo indiscreto sulla vita privata dei tanti personaggi dello spettacolo e della politica che non hanno saputo resistere al suo fascino.
Baldini&Castoldi, 1998. Brossura.
Freaks, neonati demoniaci, mostri creati dall'uomo, serial killer, psichiatri cannibali: l'America ama il cinema Horror in tutti i suoi volti. In realtà l'evoluzione delle sue icone preferite va di pari passo con le crisi sociali del nostro tempo: guerre, depressioni, invasioni, caccia alle streghe, distruzione dell'ambiente. In questo libro l'autore intende mostrare come la paranoia della Guerra Fredda abbia portato a inventare incubi sul controllo della mente umana quali "L'invasione degli ultracorpi", come la paura delle radiazioni nucleari e della talidomide abbia ispirato ossessioni sulla mutazione quali "La mosca" e come esista un legame tra l'epidemia di AIDS e l'attrazione esercitata dai vampiri.
Il volume presenta qualche segno di usura da tempo e utilizzo. L'interno è in ottime condizioni.
Meridiano Zero, 2004. Brossura
New York, tardi anni sessanta: la leggendaria Factory di Andy Warhol. Una galleria di bizzarri personaggi dai nomi improbabili, inquieti e inquietanti, che si muovono tra party e locali famosi come il Max's Kansas City, tesi a conquistarsi i "5 minuti di celebrità" di cui parlava Warhol. Mary Woronov, guidandoci in un viaggio surreale, ci narra le sue esperienze alla corte del re della pop art, le sue visioni, le sue frequentazioni abituali con artisti del calibro dei Velvet Underground. O gli incontri fugaci con celebrità come Maria Callas, Tennessee Williams, Allen Ginsberg, Salvador Dalì. Un'inedita testimonianza su un movimento che ha avuto un'influenza memorabile sull'arte e la cultura americane.
Pubblicata in occasione della grande retrospettiva genovese dedicata all'attività artistica di Lucio Fontana, la monografia è incentrata sul tema del colore e della luce, strumenti con cui l'artista ha da sempre espresso la propria poetica spaziale. E proprio dalla ricerca sullo spazio perseguita da Fontana nasce l'invenzione del monocromo nell'arte concettuale, anticipando di dieci anni quella che normalmente viene attribuita a Yves Klein nel 1958. Il volume propone circa 200 opere tra le più significative, scelte attraverso tre criteri (la luce, il colore, gli ambienti) e presentate secondo le differenti varianti monocrome.
Il volume è in ottime condizioni, presenta minimi segni del tempo al taglio inferiore.
Con un ricco apparato iconografico, questo volume documenta la quarantennale attività di Ugo La Pietra, da lui stesso presentata come un tentativo di giungere alla "sinestesia delle arti", esemplificata da progetti e interventi. «Col mio quotidiano esercizio creativo, sono diventato io stesso uno strumento per la sinestesia tra le varie discipline artistiche, che ho attraversato e stimolato a tal punto da ottenere veri e propri travasi dall'una all'altra». Testi, tra gli altri, di Gillo Dorfles, Pierre Restany, Vittorio Fagone, Vincenzo Accame, Rossana Bossaglia, Germano Celant, Enrico Crispolti.
Secondo volume delle opere complete di Foscolo del 1860
Il volume presenta un danno alla rilegatura, la copertina e le prime dieci pagine risultano precarie.
Grafiche Abidue edizioni, 1987. Copertina flessibile
Edito in occasione della Mostra di Gianfranco Baruchello presso la Galleria Milano, 6 maggio 1987.
Testo di Laurence Kahn.
Quodlibet Humboldt, 2016. Copertina flessibile
Cosa resta di un viaggio nei deserti americani? La luce accecante, la polvere, le ghost town e altre reliquie dell'abbandono - un ippodromo-astronave, le rive di un lago fossile, un cimitero di aeroplani. Restano pagine fitte di appunti raccolti in ottomila chilometri costellati di imprevisti e digressioni attraverso California, Arizona, Nevada, New Mexico, Texas e Louisiana. A percorrerli, con Giorgio Vasta, ci sono il fotografo Ramak - camicia hawaiana, sorriso cordiale, e una spiccata attitudine a complicarsi la vita - e Silva, pianificatrice e baricentro razionale del viaggio. Doveva essere un reportage, una guida letteraria; ma quando ciò che accade nel deserto - per eccellenza luogo di miraggi e sparizioni - si rivela il preludio di quello che succederà nella vita dello scrittore al suo ritorno, l'asse del libro si modifica: le persone diventano personaggi, e per Vasta il viaggio negli spazi americani diventa un viaggio nella propria immaginazione. A fare da contrappunto, le fotografie di Ramak Fazel, che del racconto sono espansione, verifica e, allo stesso tempo, smentita. Ritratto dell'America, ragionamento sul suo mito e omaggio alle sue narrazioni, "Absolutely nothing" traccia un itinerario che collega scrittura documentaristica e fiction, riflessione e autobiografia, per provare a comprendere cosa accade ai luoghi - e alle nostre esistenze - quando le persone che li hanno abitati (che ci hanno abitati) se ne vanno via.
Mondadori, 2004. Copertina flessibile.
Per quanto si sia mostrata, Moana Pozzi è rimasta un personaggio enigmatico. Col suo modo di essere e di porsi, impunemente trasgressivo da un lato e ironicamente familiare dall'altro, ha fatto vacillare lo stereotipo della pornodiva un po' squallida, vuota e volgarotta. Figura atipica, è diventata l'icona incontrastata del cinema porno, ma anche un simbolo degli anni Ottanta. Questo volume è un diario che ripercorre con immagini, documenti e dichiarazioni la sua vita scandalosa e contraddittoria. Ma è anche un viaggio nel mondo del porno visto con gli occhi della sua protagonista più eccellente, nonché uno sguardo indiscreto sulla vita privata dei tanti personaggi dello spettacolo e della politica che non hanno saputo resistere al suo fascino.
Baldini&Castoldi, 1998. Brossura.
Freaks, neonati demoniaci, mostri creati dall'uomo, serial killer, psichiatri cannibali: l'America ama il cinema Horror in tutti i suoi volti. In realtà l'evoluzione delle sue icone preferite va di pari passo con le crisi sociali del nostro tempo: guerre, depressioni, invasioni, caccia alle streghe, distruzione dell'ambiente. In questo libro l'autore intende mostrare come la paranoia della Guerra Fredda abbia portato a inventare incubi sul controllo della mente umana quali "L'invasione degli ultracorpi", come la paura delle radiazioni nucleari e della talidomide abbia ispirato ossessioni sulla mutazione quali "La mosca" e come esista un legame tra l'epidemia di AIDS e l'attrazione esercitata dai vampiri.
Il volume presenta qualche segno di usura da tempo e utilizzo. L'interno è in ottime condizioni.
Meridiano Zero, 2004. Brossura
New York, tardi anni sessanta: la leggendaria Factory di Andy Warhol. Una galleria di bizzarri personaggi dai nomi improbabili, inquieti e inquietanti, che si muovono tra party e locali famosi come il Max's Kansas City, tesi a conquistarsi i "5 minuti di celebrità" di cui parlava Warhol. Mary Woronov, guidandoci in un viaggio surreale, ci narra le sue esperienze alla corte del re della pop art, le sue visioni, le sue frequentazioni abituali con artisti del calibro dei Velvet Underground. O gli incontri fugaci con celebrità come Maria Callas, Tennessee Williams, Allen Ginsberg, Salvador Dalì. Un'inedita testimonianza su un movimento che ha avuto un'influenza memorabile sull'arte e la cultura americane.
Pubblicata in occasione della grande retrospettiva genovese dedicata all'attività artistica di Lucio Fontana, la monografia è incentrata sul tema del colore e della luce, strumenti con cui l'artista ha da sempre espresso la propria poetica spaziale. E proprio dalla ricerca sullo spazio perseguita da Fontana nasce l'invenzione del monocromo nell'arte concettuale, anticipando di dieci anni quella che normalmente viene attribuita a Yves Klein nel 1958. Il volume propone circa 200 opere tra le più significative, scelte attraverso tre criteri (la luce, il colore, gli ambienti) e presentate secondo le differenti varianti monocrome.
Il volume è in ottime condizioni, presenta minimi segni del tempo al taglio inferiore.
Con un ricco apparato iconografico, questo volume documenta la quarantennale attività di Ugo La Pietra, da lui stesso presentata come un tentativo di giungere alla "sinestesia delle arti", esemplificata da progetti e interventi. «Col mio quotidiano esercizio creativo, sono diventato io stesso uno strumento per la sinestesia tra le varie discipline artistiche, che ho attraversato e stimolato a tal punto da ottenere veri e propri travasi dall'una all'altra». Testi, tra gli altri, di Gillo Dorfles, Pierre Restany, Vittorio Fagone, Vincenzo Accame, Rossana Bossaglia, Germano Celant, Enrico Crispolti.
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