Nel cuore di Porta Venezia a Milano il nostro accogliente locale offre caffetteria di qualità, birre artigianali, piatti ideati e preparati con dedizione e curiosità, in grado di soddisfare un po' tutti i palati, i “cicchetti veneziani” nell'orario di aperitivo, pasticceria sopraffina.
Vi aspettiamo in via Antonio Stoppani 11 a Milano, Porta Venezia
Gli ultimi arrivi
Dal catalogo
Edizione dell'Elefante, 1993. Pp. 152, ill.
Volume che riproduce le immagini della fauna marina del naturalista e botanico italiano del XVI secolo. Illustrazioni a piena pagina.
Piccoli difetti sulla sovraccoperta
René Coeckelberghs, 1985.
Due volumi legati in piena tela blu con titoli in oro. Opera composta da un volume di testo di pp. 101 figurate, con il commento storico artistico e ornitologico al libro degli uccelli; un volume con 166 splendide tavole a colori riproducenti (in scala 1:1) le figure originali dipinte tra il 1693 e il 1710 da Olof Rudbeck il giovane. Tiratura limitata in copie numerate di cui 800 riservate all'Italia, ns copia n. 4. Pregiata stampa su carta Fedrigoni Acquarello di 180 grammi. Opera di somma importanza che propone per la prima volta stampate le celebri figure ornitologiche dello scienziato di Uppsala, finora riprodotte solo in alcune copie manoscritte ed in dimensioni ridotte.
Einaudi Biblioteca della Pléiade, 2002. Pagg. 1536
A cura di Cecilia Asso, introduzione di Adriano Prosperi
I "Colloquia" sono tante cose: innanzitutto un manuale di insegnamento del latino, dove l’arguzia di Erasmo si manifesta anche nell’inventare esercizi, nel trovare giochi di parole a scopo didattico; poi un documento su come la cultura classica poteva servire da modello nella vita rinascimentale; infine un pamphlet religioso attraversato da echi riformistici.
Skira 2010. Ill. pagg. 408
La straordinaria storia di una grande casa italiana di moda da sempre esempio di stile. Come azienda a conduzione familiare, Ermenegildo Zegna risale alla seconda metà del XIX secolo. Angelo Zegna, orologiaio di professione, decide di aprire un lanificio. Dei suoi dieci figli fu l'ultimo, Ermenegildo, nato nel 1892, a prendere in mano quella che sarebbe diventata una delle aziende familiari più conosciute e dinamiche d'Italia.
Guanda, 2009. Pagg. 286
Ernst Junger rinnova il proposito di tenere il diario, distillando in un'immagine il senso di questo libro. Bassa Sassonia, 11 aprile 1945-2 dicembre 1948: è il tempo della desolazione, in cui si piangono i propri cari o ci si consuma nell'incertezza della loro sorte. In balia degli umori degli occupanti, con la fame, il peso degli orrori che filtrano dai racconti dei prigionieri liberati dai campi di concentramento e dei nuovi profughi dell'Est che affollano le strade, si soffre l'umiliazione dell'isolamento e dell'unanime condanna internazionale, e si sperimenta una dolorosa fragilità. La resa incondizionata, la catena di esecuzioni e suicidi dei potenti della stagione appena conclusa la capitolazione giapponese e le bombe su Hiroshima e Nagasaki; come pure il ripristino della corrente elettrica, la prima lettera ricevuta, la fioritura del giardino, il miracolo di un fossile che ci ricorda la vitalità e l'unità dell'universo al di là del tempo e dello spazio: ogni cosa viene puntualmente annotata. La resurrezione cui pian piano si assiste passa per le piccole cose, per una quotidianità di lavoro, letture, abitudini e affetti ritrovati o onorati nel ricordo
Guanda, 2012. Pagg. 476. Trad. di Bruno Arpaia
Questa raccolta presenta, per la prima volta in un unico volume, tutti i racconti, con alcuni inediti. Sono storie che prendono il via dai ricordi, dal vissuto recente e passato, dal mondo di oggi e da quello scomparso: in esse ritroviamo le caratteristiche del miglior Sepúlveda, l'avventura e la politica, l'amore e la guerra, il viaggio e l'utopia.
Guanda, 2009. Pagg. 204
È sottile il filo che lega i dodici racconti di "Uomini d'Ilrlanda"; è poco più di una sensazione, penetrante e diffusa, un'atmosfera sottilmente malinconica che scandisce le vicende di personaggi assai diversi tra loro eppure tutti accomunati dall'incombere di un destino, a volte già riconosciuto, altre volte semplicemente presagito. Ognuno dei protagonisti porta con sé la percezione chiara di un sussulto, breve e terribile, che ne scardina l'esistenza. Spesso si tratta di un lutto, magari lontano nel tempo ma non ancora elaborato. Ma può anche trattarsi di qualcosa di meno appariscente, un semplice incontro, l'appuntamento misterioso con un uomo sconosciuto, o soltanto l'inaspettato riconoscimento di un volto familiare in una piccola via di Parigi, dopo anni di silenzio e di lontananza. William Trevor ha costruito, attraverso i personaggi dei suoi racconti, un piccolo ed elementare labirinto irlandese che assomiglia moltissimo a quello delle esistenze degli esseri umani di tutte le latitudini.