Autore: | Roberto Bazlen |
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Adelphi, 1970. A cura di Roberto Calasso.166 pp. Brossura.
Bazlen aveva imparato da Chuang-tzu che il sapiente lascia il minimo di tracce: i libri di cui parlava e che consigliava erano le sue tracce. Per il resto, ciò che ha scritto è tutto una sequenza di "note senza testo": annotazioni leggere, acuminate, narrative o aforistiche o epistolari, leggibili tutte come appunti per un’immaginaria scienza dell’autotrasformazione. Una scienza che, se esistesse, non si manifesterebbe in forma scritta; e, finché è immaginaria, si manifesta per scritto nel modo più discreto, quasi impercettibile.