Einaudi, Torino, 2020. Copertina rigida.
«Tutti temiamo di vestire i panni della vittima. Viviamo nell'incubo di venire derubati, ingannati, aggrediti, calpestati. Preghiamo di non incontrare sulla nostra strada un assassino. Ma quale ostacolo emotivo dobbiamo superare per immaginare di poter essere noi, un giorno, a vestire i panni del carnefice?»
Le parole di Nicola Lagioia ci portano dentro il caso di cronaca più efferato degli ultimi anni. Un viaggio per le strade buie della città eterna, un'indagine sulla natura umana, sulla responsabilità e la colpa, sull'istinto di sopraffazione e il libero arbitrio. Su chi siamo, o chi potevamo diventare.
Mondadori, 1997. 4618 pp. 3 voll. Cofanetto.
Cofanetto leggermente rovinato (tracce di umidità). I volumi all'interno sono come nuovi.
Mondadori, 1961. III ed. 177 pp. Rilegato.
Sopra un altipiano isolato dal resto del mondo, tra foreste e rocce a picco, vivono alcuni scienziati che lavorano davanti al Numero 1. Qui, tra fili, schermi, manopole e antenne, Buzzati porta l'agghiacciante scoperta di qualche cosa che travalica ogni immaginazione umana...
Adelphi, 1992. 104 pp. Brossura.
Manganelli è inquieto, sull’aereo che lo porta per la prima volta verso l’India, questa «casa madre dell’Assoluto» – inquieto come tutti noi, perché l’India è stata e continua a essere lo shock per eccellenza, fisico e metafisico. Perciò chiamerà queste pagine «esperimento con l’India»: perché l’India toglie al viaggiatore la sua naturale sovranità e distanza. Così ogni «esperimento con l’India» è innanzitutto un esperimento con se stessi, un consegnarsi al «deposito dei sogni, l’unico luogo dove esistono ancora gli dèi...
Einaudi, 1947. I ed. 220 pp. Brossura.
Il tentativo che intende operare Pavese in quest'opera, composta da ventisette racconti in forma dialogica, è quello della ricerca, o ancor meglio della riscoperta di quel sostrato culturale comune, irrinunciabile e costitutivo che è il mito. Un mito che, seppur storicamente proprio di un'epoca ormai tramontata (quella greca), ci appartiene ancora in maniera viscerale nella misura in cui sublima ed eternizza le angosce e le esperienze più intime dell'uomo, antico e moderno.
La sovraccoperta presenta alcuni strappi.
Mondadori, 1944. 518 pp. Brossura.
"Il creatore di celesti pantaloni" è un romanzo ambientato in Cina.
Mondadori, 2008. 146 pp. Brossura.
Galileo B. nasce nel 1866, secondo di nove figli di un flebotomo - "chirurgo minore". Vive 59 anni lasciando innumerevoli tracce dei suoi passaggi nei manicomi e nelle galere italiane e spagnole. Di volta in volta è seminarista, soldato suo malgrado, finto sacerdote, falso benedettino, vescovo sotto mentite spoglie.
La nave di Teseo, 2016. 160 pp. Brossura.
Dopo cinque anni la storia d'amore di Anna con Davide affonda in una palude di tradimenti, bugie, ricatti. La donna si trasforma in un’isterica, non dorme, non mangia, fuma e si ubriaca ogni sera per riuscire ad addormentarsi. Compulsivamente inizia a frugare nel telefonino di lui, nelle chat, sui social. Questo racconto è la sua confessione, sotto forma di lettera, a Valentina, la sua più cara amica, che l’ha vista distruggersi sera dopo sera.
Il Saggiatore, 2000. 840 pp. Rilegato.
Giovanissima partigiana, giornalista, scrittrice, parlamentare italiana ed europea, la sua corsa è stato un viaggio inquieto, talora solitario, nei problemi della nostra epoca: una ricerca caparbia di valori contro l'umiliazione di donne e uomini, in un mondo dominato dalle dittature fasciste, dall'affarismo cinico dell'Occidente e dal totalitarismo sovietico.
Mondadori, 2013. 530 pp. Brossura.
Valerio Evangelisti, distaccandosi dai temi narrativi che lo hanno reso noto come scrittore, racconta in questo romanzo di ampio respiro le vicende di alcune famiglie di braccianti e contadini romagnoli, dall'epoca post-risorgimentale alle soglie del 1900.
Adelphi, 2007. 150 pp. Brossura.
Raccolta di racconti scritti da Andrej Longo e pubblicati nel 2007. I dieci episodi, ambientati a Napoli, sono suddivisi ed intitolati come i Dieci comandamenti.
Rebellato, 1967. 142 Pp. Brossura.
Il romanzo, vincitore del Premio Campiello, è ambientato nel 1944, nella provincia veneta. Protagonista è Caterina, una vecchia signora austera e dispotica, inacidita dalla solitudine e dall’età.
Longanesi, 1964. 304 Pp. Rilegato.
Il romanzo è ambientato in Italia nel periodo che va dagli anni trenta agli anni cinquanta del Novecento e racconta l'infanzia e l'adolescenza di una ragazza di nome Jules. Mentre Jules scopre la sua sessualità, il significato del diventare donna e l'orrore delle perversioni degli adulti che si sfogano sulle persone innocenti come lei, inizia a fare pensieri scomodi che le opprimono la mente.
Milano, Rizzoli, 1975, 8vo brossura con copertina illustrata, pp. 196, 1a edizione.
Edizione: Bompiani 1961; IV edizione . Pagine: 248 . Illustrazioni: In copertina particolare da Paul Klee " Fischzauber" . Formato: 8° . Rilegatura: Cartonato originale . Stato: Buono . Caratteristiche: Bruniture . Collana: Letteratura moderna
Sellerio editore, 1979. Copertina flessibile.
DA UNA TIRATURA DI 100 COPIE STAMPATE SU CARTA BODONIA DELLA CARTIERA FEDRIGONI DI VERONA, CONTENENTE L'INCISIONE DI EDO JANICH RIPRODOTTA IN COPERTINA
Einaudi editore, Torino, 1997, copertina rigida.
In una Edimburgo notturna e piena di voci, un uomo insegue il filo di una musica ascoltata per caso, e mai più ritrovata. Quella musica porta alla coscienza l'azione che deve compiere, e che lo attrae e atterrisce al tempo stesso. Il protagonista deve uccidere, questa è la sua azione: dovrà individuare il luogo e la vittima, come fossero una necessità, una chiamata... Questa è la trama dell'"Orecchio assoluto", il primo dei sei racconti che compongono questa raccolta, esempio di quel tipo di affabulazione fatta di conoscenza e mistero, passione e intuizione.
Einaudi, Torino, 2022. Copertina rigida.
"Tasmania” è un romanzo sul futuro. Il futuro che temiamo e desideriamo, quello che non avremo, che possiamo cambiare, che stiamo costruendo. La paura e la sorpresa di perdere il controllo sono il sentimento del nostro tempo, e la voce calda di Paolo Giordano sa raccontarlo come nessun'altra. Ci ritroviamo tutti in questo romanzo sensibilissimo, vivo, contemporaneo. Perché ognuno cerca la sua Tasmania: un luogo in cui, semplicemente, sia possibile salvarsi.
Einaudi, Torino, Luglio1964, seconda edizione. Copertina rigida
Sotto il titolo Gli anni ciechi sono raccolti sei brevi romanzi di Quarantotti Gambini; tutti insieme, formano un vasto quadro di vita famigliare, nell'epoca della prima guerra mondiale e dell'immediato dopoguerra,; sullo sfondo, la campagna istriana. Di questi brevi romanzi, I giochi di Norma è l'ultimo: è composto di tre episodi; l'episodio di mezzo, Le trincee, fu scritto nel '39; il racconto intero fu scritto nel '64 : Quarantotti Gambini moriva l'anno dopo.
Garzanti, Milano, prima edizione 1976. Copertina rigida.
Un borghese piccolo piccolo racconta la crudele, sanguinosa vicenda di Giovanni Vivaldi, impiegato di un ministero romano che, nell’Italia spietata del boom economico, tenta di farsi largo nel mondo tra sotterfugi e piccole furbizie, ed è pronto a tutto pur di garantire al figlio quel benessere che lui ha potuto solo sfiorare. Vincenzo Cerami punta la sua lente di ingrandimento – sono parole di Italo Calvino – sulla «bruttezza senza riscatto che regna nel cuore del nostro consorzio civile, ma anche sulla tenace rabbia di vivere che persiste in fondo a un desolato svuotamento di ragioni vitali». Diventato a un anno dalla pubblicazione un celebre film di Mario Monicelli con Alberto Sordi, Un borghese piccolo piccolo è una storia di vittime e nello stesso tempo di mostri, in una Roma inedita che, con la sua ferocia, non lascia scampo al lettore.
Feltrinelli editore, Milano, 2022. Copertina flessibile
Felice Lasco torna a Napoli, nel Rione Sanità, dopo quarantacinque anni trascorsi fra Medio Oriente e Africa. La madre sta morendo e lui la accudisce fino all'ultimo con tardiva ma amorosa pazienza. Poi, invece di tornare al Cairo dove lo aspetta l'amata compagna, Felice sembra obbedire al richiamo delle radici e di un destino, e resta. Resta perché in attesa dell'incontro fatale con Oreste, noto ormai come delinquente incallito. Felice racconta a un medico dell'ospedale San Gennaro dei Poveri e a don Luigi Rega, prete combattivo e maieuta, la sua storia. Un'opera nella quale Ermanno Rea intreccia la lucidità del reale e la sensibilità drammatica della tragedia sociale. Un omaggio alla Napoli malavitosa e ribelle del Rione Sanità, ai suoi eroi, alle sue vittime.
Guanda, Parma, 2000. Brossura.
Carla, quarant'anni, insegnante di lettere in un liceo di Torino, è la voce narrante di questo romanzo scandito nell'arco di un anno scolastico, dal primo all'ultimo giorno di scuola. Al centro della vicenda sono i problemi quotidiani con cui la protagonista deve confrontarsi, ma soprattutto il rapporto intenso e profondo che instaura con una sua allieva particolarmente sensibile e intelligente, Tanni, una ragazzina con alle spalle una situazione familiare molto difficile. In lei riconosce alcune situazione della sua adolescenza e solo con lei condividerà un progetto, apparentemente folle: quello di far volare le galline che alleva nel giardino di casa.
Einaudi, Torino, 2021. Copertina rigida.
Benvenuti a Sferopoli. Il visitatore che dopo aver percorso la Strada Provinciale 921 si perde in queste lande dovrà armarsi di coraggio, mettere in sonno la ragione e accettare il fascino sinuoso dell'ignoto. Si sprigiona da queste pagine una cartografia del possibile, in cui smarrirsi è forse l'unico modo per salvarsi. Una collezione di fantasmi, sogni, superstizioni e chimere letterarie: da sempre Michele Mari distilla nella forma breve l'essenza stessa della sua poetica.
Einaudi, Torino, 1993. Copertina flessibile.
Come in una grande e drammatica rappresentazione, Corrado Stajano mette in scena fatti e personaggi veri, sottraendoli alla cronaca di tutti i giorni per recuperare, tassello dopo tassello, il senso profondo di un periodo storico che sembra sfuggire alla nostra comprensione. Con passione e rigore documentario, Stajano racconta la Milano dei giudici e quella di Craxi e dei leghisti, la Milano che cerca di uscire dal pozzo in cui è caduta e la sua trasformistica campagna elettorale dopo lo scandalo della corruzione, la Palermo del generale dalla Chiesa e quella di Falcone e Borsellino, l'Italia operaia che sta scomparendo e i drammi personali della gente comune saliti alla ribalta della cronaca e poi rapidamente dimenticati.
Einaudi, 1989. Copertina rigida
Il personaggio di Bruto Saraccini è l'estrema proiezione autobiografica di Paolo Volponi, scrittore e manager di vertice (prima alla Olivetti, responsabile del personale e delle relazioni aziendali, in seguito alla Fiat, da consulente), cosi come Le mosche del capitale, edito da Einaudi nel 1989, è tanto un drammatico bilancio personale quanto l'allegoria di un universo in frenetica trasformazione. Oggetto del romanzo è il collasso dell'industria quale bene pubblico e base dello sviluppo democratico del Paese, è il nuovo ordine politico-economico che privatizza i profitti mentre socializza i costi della sua illimitata voracità, è infine l'era del capitale finanziario che trionfa su qualunque attività, quasi disponesse di una propria metafisica e di un dispositivo di legittimazione teologica. Allievo e collaboratore di Adriano Olivetti, cui il libro è dedicato, lo scrittore intuisce che il rapporto fra l'industria e la Polis si è definitivamente chiuso; amico e compagno di via di Pasolini, è costretto a riconoscere che ogni potenziale di Progresso si è tradotto nella pura dinamica dello Sviluppo, quasi che l'obbligo ai consumi avesse surrogato la democrazia. (Dalla prefazione di Massimo Raffaeli)
Arnoldo Mondadori Editore, prima edizione 1986, Milano. Copertina rigida.
L'amore e il mistero, la passione e il sospetto, s'intrecciano secondo le più irresistibili tradizioni romantiche in un' "avventura veneziana" di tre giorni incastonata tra l'arrivo di un aereo e la partenza di una nave.
Einaudi (Opere di Cesare Pavese 3.); 1968; brossura con risvolti; pp. 64; Prima edizione nella collana.
Il terzo romanzo di Pavese a vedere la luce nel 1943 è strettamente legato, nei temi e nello stile, agli esordi di "Il carcere" e "Paesi tuoi". Chi racconta la storia è un professore sulla trentina che rincontra a Torino l'amico Doro da tempo trasferitosi a Genova e ora desideroso di tornare al paese dove l'io narrante lo accompagnerà. La scorza taciturna di un dramma privato, le amare baldorie paesane, le donne tratteggiate come vibrazioni sono quelle del miglior Pavese.
Adelphi Edizioni, 2013, Milano. Copertina flessibile.
"Verso la Certosa" costituisce un'autoantologia, di sorprendente bellezza, del miglior Gadda 'saggista', da porre accanto a I viaggi, la morte: e il titolo, evocando la solitaria residenza milanese del Petrarca nei pressi della Certosa di Garegnano e, insieme, la dimora ultima del Cimitero Maggiore di Milano, le conferisce per di più il carattere di opera conclusiva, di traguardo raggiunto. Splendide e nobili immagini della campagna lombarda, custodita dal "popolo stupefatto dei pioppi", e la commossa celebrazione del genio dell'arte e della tecnica si alternano al racconto - vicino alle atmosfere della Cognizione - del "diniego oltraggioso" opposto dal mondo, alle cronache di una Milano che nella fiera di Senigallia, "mercato dell'impensabile", si rivela "scansia d'ogni possibilità, d'ogni idea che possa diventare industria, o commercio", alla veridica ricetta del "sacro" risotto alla milanese, nonché a una irresistibile 'bizza' sugli incresciosi inconvenienti della rivoluzione edilizia, regalataci dallo "sconsiderato padreternismo dei tira linee quattordicenni: sì: età mentale quattordici".
Rizzoli Editore, 1973, Milano. Brossura.
Questo romanzo di Prisco è la storia di un rapporto coniugale moltiplicato e ramificato come una cattiva pianta: una sala piena di specchi, o se si vuole un plasma di cellule, che colpite da un bacillo si dissociano in altrettanti nuclei concentrici. Un colpo di fucile mette in moto delle situazioni stagnanti e sorprende i personaggi a un punto eccezionale della loro storia, ma non si tratta solo di una vicenda giudiziaria, anche se non rifiuta gli apporti di un certo thrilling: si tratta, piuttosto, d'una testimonianza sulle ragione del matrimonio ( della convivenza) che si dipana tra città e provincia nell'arco di tre giorni di febbre sommersi da una pioggia "grigia e solida e lenta, senza rumore".
Einaudi, 1966. 258 pp. Rilegato.
Quindici divertimenti, cioè racconti, scritti con lo pseudo scelto da Primo Levi, tratto dall'insegna di un elettrauto torinese. Risvolto di copertina di Italo Calvino.
Hoepli, 1908. 360 pp., ill. Rilegato.
Con la relazione del Dott. Filippo De Filippi. Illustrata da Vittorio Sella, Membro della spedizione. Pagina di dedica a Sua Maestà la Regina Madre Margherita di Savoia. Tavole fuori testo, dei panorami e delle carte in b/n. Resoconto dei viaggi del Principe Luigi Amedeo di Savoia che già aveva raggiunto i 5.849 metri del Sant’Elia in Alaska guidato la spedizione al Polo Nord e si preparava ad assaltare il K2.
Il volume è in buone condizioni, fatta eccezione per una tavola staccata dal resto del testo e le pagine naturalmente ingiallite dal tempo.
Einaudi, 1947. I ed. 212 pp. Brossura.
Prima edizione del primo romanzo in assoluto di Italo Calvino. Si tratta di una edizione rarissima, poiché furono stampati solamente 1500 esemplari.
Si segnalano: leggero ingiallimento delle pagine dovuto al tempo e strappo sulla prima e sull'ultima pagina del volume.
Garzanti, 1986. I ed. 100 pp. Rilegato.
Prima edizione dell'opera che comprende tre racconti pensati come esercizi di fantasia, accompagnati dai tre sensi: l'odorato, il gusto e l'udito.
Adelphi, 1970. A cura di Roberto Calasso.166 pp. Brossura.
Bazlen aveva imparato da Chuang-tzu che il sapiente lascia il minimo di tracce: i libri di cui parlava e che consigliava erano le sue tracce. Per il resto, ciò che ha scritto è tutto una sequenza di "note senza testo": annotazioni leggere, acuminate, narrative o aforistiche o epistolari, leggibili tutte come appunti per un’immaginaria scienza dell’autotrasformazione. Una scienza che, se esistesse, non si manifesterebbe in forma scritta; e, finché è immaginaria, si manifesta per scritto nel modo più discreto, quasi impercettibile.
Adelphi, 1999. 408 pp. Brossura.
Ha ventidue anni, Margherita Pieracci (la Mita a cui sono indirizzate queste lettere), allorché, nel novembre del 1952, chiede a Vittoria Guerrini, che ne ha allora ventinove (e che adotterà poi, fra altri pseudonimi, quello di Cristina Campo), di poterla incontrare per parlare con lei della "Pesanteur et la grace", dalla cui lettura è uscita profondamente turbata. In questo volume vengono raccolte le 240 lettere scritte a Mita fra il 1956 e il 1975.
Rizzoli, 1989. 200 pp. Rilegato.
La vita crudele di Artemisia Gentileschi, artista femminista ante-litteram.
Feltrinelli, 2015. 352 pp. Brossura.
"Da dove venite? A chi appartenete? Cosa andate cercando?" Così si chiede al viandante-narratore nelle terre dei padri. Il viandante procede con il passo dell'iniziato, lo sguardo affilato, la memoria popolata di storie. E le storie gli vengono incontro nelle vesti di figure, ciascuna portatrice di destino, che hanno il compito di ispirati accompagnatori...
Es, 2006. Collana: Biblioteca dell'Eros. A cura di Piero Chiara e Federico Roncoroni, con uno scritto di Annamaria Andreoli. 88 pp. + tav. fuori testo. Brossura.
L'11 gennaio 1927 Tamara entrava per la seconda volta al Vittoriale e questa volta siamo informatissimi su tutto quanto ella fece e non fece nella casa di Gabriele. Questo soggiorno, infatti, ha trovato una cronista inaspettata in Aélis Mazoyer, una strana figura di donna che, entrata giovanissima al servizio di Gabriele d'Annunzio come cameriera, e ben presto divenuta sua amante, rimase accanto al poeta sino alla morte e tenne per tutto il tempo un disordinato ma eccezionale diario, in cui registrava tutto quel che accadeva intorno a lei
Einaudi, 1963. I ed. 222 pp. Rilegato.
Raccolta in ordine cronologica di alcuni dei racconti dell'autrice.
Mondadori, 1980. 119 pp., ill. Rilegato.
Questa è la storia di un ragazzo che si inoltra nella vita di ogni giorno, in situazioni che prefigurano il suo avvenire, il quale non sarà quello di un superman, ma quello di un impiegato, di un operaio o di un professionista. Di un uomo, in sostanza, con tutto il carico di dolore e di speranza che forma la grandezza e la miseria del vivere.
Con le illustrazioni di Ferenc Pinter.
Stampa alternativa, 2002. 220 pp. Brossura.
Questo romanzo storico offre una nuova chiave di lettura della lotta tra Scienza e Religione. Una lotta senza esclusione di colpi tra la Chiesa cattolica e quanti hanno vissuto per diffondere la conoscenza tra i popoli.
Einaudi, 1968. 175 pp., ill. Rilegato.
Prefazione di Giovanni Jervis. Con una cronologia della vita e delle opere dell'autore, e una scelta di illustrazioni di Mazzanti e Chiostri.
Adelphi, 2002. 360 pp. Brossura.
Di che cosa parlano le storie di Kafka? Sono sogni? Sono allegorie? Sono simboli? Sono cose che succedono ogni giorno? Non si può dire che le innumerevoli risposte si siano rivelate, alla fine, del tutto soddisfacenti. Questo libro segue un'altra via: non già dissipare il mistero, ma lasciare che venga illuminato dalla sua stessa luce...
Rizzoli, 1975. I ed. 167 pp. Rilegato.
I grandi condottieri dell'antichità; i nobili senatori romani; i sommi poeti; i sottili diplomatici e gli spericolati naviagtori: i sublimi pensatori; i re; gli scienziati; i musicisti; i grandi personaggi del passato: ecco i protagonisti di questa vasta galleria ordinata da Achille Campanile.
Sovraccoperta ingiallita dal tempo. All'interno il volume è in ottime condizioni.
Einaudi, 1961.122 pp.Rilegato.
La storia di un delitto di mafia che è al tempo stesso un lucido atto di accusa e un'opera di commossa poesia.
Mondadori, 1966. I ed. 451 pp. Rilegato.
La sovraccoperta presenta leggeri strappi sulla costa. Nome a penna sulla prima pagina bianca.
Mondadori, 1963. VII ed. 563 pp. Rilegato.
Riuniti in raccolta dallo stesso Buzzati nel 1958, i Sessanta racconti vengono a ragione considerati una vera "summa" del mondo poetico dello scrittore. Vi si trova rappresentata l'intera gamma dei suoi motivi ispiratori, dalla visione surreale della vita all'orrore per la città, dagli automatismi esistenziali introdotti dall'uomo tecnologico alla suggestione metafisica.
Mondadori, 1972. IV ed. 353 pp. Rilegato.
Il diario inquietante di un soggiorno in clinica; fantasmi estratti dalle memorie di guerra; fatterelli quotidiani proiettati in una dimensione metafisica... questo e tanto altro compone i racconti di quest'opera.
Aldo Martello, 1974. 106 pp., ill. Rilegato.
La favola emblematica di un grande poeta e pittore. Un piccolo classico per tutte le età.
Mondadori, 1977. 116 pp., ill, Rilegato.
La favola emblematica di un grande poeta e pittore. Un piccolo classico per tutte le età.
Mondadori, 1973. II ed. 462 pp., ill. Rilegato.
Seconda edizione di "Cronache terrestri", l'antologia che raccoglie i migliori articoli che Buzzati, in oltre quarant'anni, consegnò al "Corriere della Sera" come cronista, corrispondente di guerra, elzevirista, inviato speciale e critico d'arte: un lavoro che esercitò con scrupolo senza pari e che lo confermò, con gli anni, un maestro del giornalismo italiano. Ricco di foto e disegni di Buzzati.
Garzanti, 1971. I ed. Prefazione di Indro Montanelli. 92 pp., ill. Rilegato.
Prima edizione de "I miracoli di Val Morel", racconto in trentanove piccoli capitoli, risolto più con le immagini che con le parole. I disegni (dello stesso Buzzati) hanno uno stile naives.
Vallecchi, 1971. 306 pp. Rilegato.
Il volume raccoglie gli scritti che Papini compone sulla rubrica del Corriere della Sera, intitolata Schegge, tra il 1954 e il 1956. Gli scritti sono eterogenei: slanci lirici, considerazioni religiose, analisi della situazione italiana, sociale e anche politica, ricordi commossi della propria fanciullezza, recensioni sui generis, scritti tutti legati da uno stile di scrittura prezioso, acuto, vivace, recuperando Papini, in parte, il lirismo che aveva caratterizzato le sue prime opere.
Adelphi, 2011. 867 pp. Brossura.
Alla fine degli anni Cinquanta, un giovane italiano di buone letture passa una stagione a Harvard e un'altra a Broadway. Soggiorni e scoperte fra San Francisco e Los Angeles, Stanford, Berkeley e Hollywood. I primi movimenti dei "figli dei fiori" e le "contestazioni" poi passate più violente in Europa. Affermazioni vigorose ed effimere delle tendenze e strutture alternative, soprattutto nel cinema e nel teatro controcorrente.
Einaudi, 1973. I ed. 350 pp., ill. Brossura.
Con un gusto ardimentoso ed enciclopedico Ripellino passa in rassegna una folla di persone, luoghi, libri, ombre, edifici, relitti, echi e bagliori della civiltà praghese: sepolcrali ossessioni alchemiche di Rodolfo II e passeggiate notturne di Kafka, taverne picaresche del soldato S'vejk e antri del Golem, caffè letterari e chiese spettrali, tutti travolti dalla continua sopraffazione politica-etnica-religiosa che ha visto il calvario boemo sotto il tallone della Controriforma, di Hitler, di Stalin e dei suoi successori.
La sovraccoperta presenta due strappi sulla costa. All'interno il volume è in ottime condizioni.
Einaudi, 1964. II ed. 122 pp. Brossura.
Una Sardegna di pietre e di pastori, e di uomini moderni e vivi.
Einaudi, 1972. 136 pp. Rilegato.
Le equivoche avventure di un giovane imperialista che vuole conquistare l'Africa, ma non ci riesce, e allora tira a diventare un santo di successo.
Einaudi, 1979. 233 pp. Brossura.
Scritto nel buio della cecità, l'ultimo libro di Carlo Levi: un diario ininterrotto, una scrittura che dilaga come una colata vulcanica.
Rizzoli, 1974. I ed. 199 pp. Rilegato.
Prima edizione della raccolta di racconti umoristici scritti da Achille Campanile nel 1974.
Mondadori, 1957. 712 pp., ill. Cofanetto.
Cominciò da Bolzano il viaggio in Italia di Guido Piovene e proseguì regione dopo regione, città dopo città, fino a coprire ogni landa, anche la più dimenticata. Durò tre anni buoni. Un'impresa senza precedenti dalla quale scaturì un libro senza precedenti, scrupoloso come un censimento, fedele come una fotografia, circostanziato come un atto d'accusa. L'Italia che Piovene visitò e descrisse è quella degli anni Cinquanta, tra ricostruzione e boom economico.
Einaudi, 1969. I ed. 280 pp. Rilegato.
All'interno della raccolta di racconti, pubblicata per la prima volta nel 1949, sono riconoscibili tre filoni: il primo si riferisce all'ambiente e clima proprio della Resistenza, il secondo è costituito da storie picaresche che vedono al centro personaggi semplici dai desideri elementari, ed infine il terzo di ispirazione più autobiografica si richiama all'infanzia dell'autore vissuta in Liguria.
Bompiani, 1970. II ed. Rilegato.
"Diario in pubblico", autobiografia e insieme romanzo militante, mostra "gli argomenti agitazione culturale in Italia" attraverso la vivacità intellettuale di un grande protagonista del Novecento.
Einaudi, 1975. I ed. 238 pp. Brossura.
L'opera raccoglie 21 racconti, ciascuno intitolato con il nome di un elemento della tavola periodica, ad esso in qualche modo collegato. I temi sono numerosi, incentrati sulla vita professionale di chimico e contenuti in una cornice autobiografica. Dai primi esperimenti ai primi impieghi, dalle esperienze di vita nei lager nazisti ai racconti – veri o di fantasia – legati al mestiere di chimico: la vita dell'autore vista attraverso il caleidoscopio della chimica.
Einaudi, 1969. I ed. 147 pp. Rilegato.
Ettore, un ex partigiano che fatica a rientrare nella quotidianità della vita del dopoguerra, non si adatta all'attività lavorativa quotidiana, contrapposta all'ideale della guerra partigiana. Deciso a consentire una vita economicamente dignitosa alla fidanzata Vanda, collabora con Bianco, ex partigiano anch'egli, dedito a traffici illegali.
All'insegna del Pesce d'Oro, 1966. A cura di Vanni Scheiwiller. 215 pp., ill. Brossura.
Antologia di scritti: da Sbarbaro a Calvino; da Cocteau a Longanesi... Con una lettera al Signor Bonaventura, famoso personaggio del "Corriere dei piccoli". Edizione a tiratura limitata: esemplare numero 1925 di un totale di 2000 copie stampate.
Se, 2007. A cura di Marco Marchi. 224 pp. Brossura.
"...romanzo ermetico che preclude gelosamente il proprio segreto; farsa, opera buffa, romanzo aperto, antiromanzo; opera impegnata sia pure indirettamente con le tensioni sociali del proprio tempo; libera fantasia poetica: coi suoi diversi piani e i molteplici suoi elementi, "Il Codice di Perelà" sembra respingere le interpretazioni onnicomprensive" (Dallo scritto di Luciano De Maria).
Effequ, 2021. 154 pp. Brossura.
Francesca Matteoni, poeta, storica e folklorista, in questa raccolta rielabora le fiabe dell'infanzia e le unisce ai suoi paesaggi, alle sue terre e alle sue esperienze, rinnovandole, vivificandole. Al fulcro di questo immaginario troviamo il rapporto d'amore e conflitto dell'umano con le altre specie, del mondo vegetale con il mondo animale, dell'uomo con la donna.
Sellerio, 2021. 303 pp. Brossura.
Firenze negli anni Settanta, studenti in lotta e in amore, gioia e rivoluzione, fame e passione. Nelle mani di Francesco Recami, maestro di inesorabile umorismo.
Einaudi, 1960. 526 pp. Rilegato.
Questa raccolta comprende, in ordine cronologico, tutti i racconti brevi di Pavese, sia quelli da lui pubblicati che quelli lasciati inediti, e gli inizi e frammenti di romanzi e racconti incompiuti.
Garzanti, 1963. I ed. 404 pp. Rilegato.
I diciannove, temerari racconti radunati da Gadda nel 1963 attraversano l'intera sua attività di narratore eccentrico e sperimentale, offrendone la più autentica essenza. Tanto più che Gadda non ha esitato a includervi frammenti di romanzi quali "La meccanica" e "La cognizione del dolore", quasi a segnalare che questo libro è anche una insostituibile "autoantologia".
Leggerissimo strappo della sovraccoperta nella parte alta.
Mondadori, 1999. 702 pp. Rilegato.
Con questo romanzo autobiografico pieno di pathos e di ironia, l'autore non soltanto ci racconta la propria straordinaria vicenda, ma delinea anche un irripetibile affresco della prima metà di questo secolo, indagato attraverso le mille periferie del mondo che via via il personaggio di Clé percorre. Il libro è stracolmo di avventure: esotiche e domestiche, del corpo e della mente. Dalla scoperta dell'eros in Maremma a quella del Budda nel remoto Tibet, dai durissimi mesi passati in un campo di concentramento giapponese alle spedizioni alpine.
Edizioni cda, 1997. 392 pp., ill. Brossura.
Pubblicato per la prima volta nel 1963, questo libro è il racconto della spedizione romana alla catena dell'Hindu Kush con l'ascensione del Picco Saraghrar. Un racconto di viaggio. Un racconto che diventa saggio di antropologia e di storia delle religioni, breviario di moralità, romanzo d'idee e di conversazione.
Lungo il testo si trovano alcune sottolineature a matita.
De Donato, 1973. A cura di Franco Marenco. 568 pp., ill. Rilegato.
Il volume raccoglie le pagine migliori scritte dall'autore durante le sue giovanili spedizioni in Oriente: "Segreto Tibet"; "Ore Giapponesi"; "L'isola delle pescatrici"; "Gashebrum IV"; "Paropamiso"; "Khajuraho"; "Angkor"; "Gerusalemme"; "Esotico inverso".
Einaudi, 1975. 162 pp. Brossura.
"Ernesto" è considerato uno dei romanzi a sfondo omoerotico più importanti della letteratura italiana. Il protagonista, Ernesto, è un ragazzo che vive con la madre (sotto la vigile tutela della zia); studia il violino, legge molto e ha qualche idea vagamente socialista e fa il praticante presso un venditore all'ingrosso di farina. La trama ruota intorno a diversi rapporti sentimentali e sessuali che portano Ernesto a una continua riscoperta di sé stesso: il primo con un uomo più grande di lui, il secondo con una prostituta, e il terzo con un ragazzino più giovane.
Garzanti, 2002. Collana: Gli Elefanti. 175 pp. Brossura.
Dice Gadda che "Il Bombetta" prese il potere perché era un esibizionista, e l'esibizionismo affascina chiunque coltivi una vocazione latente per l'appunto esibizionistica. Basta sostituire "Bombetta" con il nome di Mussolini per avere chiaro il contenuto di questo anti-romanzo: riflessione storica sul fascismo, pamphlet feroce ed esilarante, saggio sulla sociologia e la fisiologia che ha permesso vent'anni di dittatura, ma ricco di aneddoti ed episodi narrativi.
Franco Cesati, 1987. I ed. 41 pp. Brossura.
Brevi schizzi di riitratti di donne della storia, della mitologia, della letteratura...
Dedica scritta a penna in prima pagina.
Einaudi, 1947. I ed. 201 pp. Brossura.
Il romanzo narra la storia di Pablo, un giovanotto piccolo-borghese che trascorre tutto il suo tempo dietro il banco di un negozio dove si vendono tabacchi e alla sera suona la chitarra con gli amici. Pablo però si sente solo soprattutto dopo che l'amico Amelio ha avuto un grave incidente con la moto insieme a Linda, la sua ragazza, e non può più muovere le gambe.
Mondadori, 1973. 199 pp. Rilegato.
La Ginzburg ci racconta la storia di una famiglia dispersa e divisa senza ragione. Simili a schegge, a frammenti scagliati nel vuoto da un'esplosione così silenziosa da sembrare piuttosto un'inspiegabile malattia, i personaggi del romanzo non sanno e non possono più riconoscersi.
Segni di polvere sulla sovraccoperta.
Rizzoli, 1941. 252 pp. Brossura.
La scoperta di Milano è il primo libro pubblicato da Giovannino Guareschi. È il racconto romanzato dell'approdo dell'autore a Milano e in particolar modo dell'innamoramento con la moglie.
Einaudi, 1973. 206 pp. Rilegato.
Si chiama "pavana" una danza cinquecentesca in quattro quarti, e quattro sono le voci di questo romanzo. La storia di Aligi, Glauco, Piero e Lisa Lete è un contrappunto di avvenimenti visti nel profondo e rappresentati con tal forza che il lettore li vive; ce ne sono di inquietanti, di grotteschi e di terribili: una società appestata, interni d'anima, partite in cui ciascuno si gioca la testa, il meccanismo falsario delle regole sociali.
Einaudi, 1983. 127 pp. Brossura.
Con questo suo esordio nel 1983 Daniele Del Giudice apriva una nuova strada per il romanzo italiano. "Lo stadio di Wimbledon" è la storia di un incontro impossibile, quello tra chi in queste pagine dice io e un non-scrittore morto da anni, una figura evanescente e inafferrabile, decisiva per la società culturale del suo Paese pur senza aver mai scritto una riga. Il protagonista si mette sulle tracce di quest'uomo irraggiungibile e conosce chi una volta l'aveva amato, calpesta i suoi stessi marciapiedi, si fa largo tra le maglie della memoria nella speranza impossibile di trovare risposte al suo enigma: perché non ha lasciato qualcosa di scritto?
Einaudi, 1979. 201 pp. Brossura.
In un paese del Sud dell'Italia vive un impiegato del gas, poeta. E' una presenza, questa del poeta nel paese, scandalosa: egli è mister Hyde, è Satana, è il Male.
Feltrinelli, 1987. 127 pp. Brossura.
Quattro novelle filosofiche e comiche, quattro ipotesi di risveglio.
Dedica a penna sulla prima pagina bianca.
Feltrinelli, 1976. 170 pp. Brossura.
Il soldato milanese e l'inquietante ragazza del sud, una vicenda d'amore narrata con rara intensità.
Feltrinelli, 1976. III ed. 94 pp. Brossura.
A pochi anni dalla fine della prima guerra mondiale in un paese della Sardegna meridionale detto Cuadu (Villacidro), alla raccolta di fondi per il monumento ai caduti, Mariangela Eca, versa al comitato organizzatore tutto l'ammontare dei suoi risparmi. Nessuno lo sa, a parte prete Coi, ma suo figlio Saverio è stato un disertore, fuggito dal fronte e tornato al paese a latitare e a morire nei boschi di Baddimanna. Mariangela Eca si applica a tenere tutta per sé questa verità, che per lei sarà negata per sempre dal nome di Saverio scritto nel monumento accanto agli altri nomi dei caduti di Cuadu.
Feltrinelli, 1981. 187 pp. Brossura.
Siamo in Sicilia, all'epoca del tramonto borbonico: è di scena una famiglia della più alta aristocrazia isolana, colta nel momento rivelatore del trapasso di regime, mentre già incalzano i tempi nuovi. Accentrato quasi interamente intorno a un solo personaggio, il principe Fabrizio Salina, il romanzo, lirico e critico insieme, ben poco concede all'intreccio e al romanzesco tanto cari alla narrativa dell'Ottocento. L'immagine della Sicilia che invece ci offre è un'immagine viva, animata da uno spirito alacre e modernissimo, ampiamente consapevole della problematica storica e politica contemporanea.
Mondadori, 2009. 531 pp. Brossura.
Riuniti in raccolta dallo stesso Buzzati nel 1958, i Sessanta racconti vengono a ragione considerati una vera "summa" del mondo poetico dello scrittore. Vi si trova rappresentata l'intera gamma dei suoi motivi ispiratori, dalla visione surreale della vita all'orrore per la città, dagli automatismi esistenziali introdotti dall'uomo tecnologico alla suggestione metafisica.
Einaudi, 1983. I ed. 132 pp. Rilegato.
Potremo mai trovarci in pace con l'universo? E con noi stessi? Il signor Paloar è tutt'altro che sicuro di riuscirci, ma, se non altro, continua a cercare una strada.
Sovraccoperta leggermente macchiata.
Einaudi, 1950. 140 pp. Brossura.
"La luna e i falò" è l'ultimo romanzo di Pavese. Il protagonista, Anguilla, all'indomani della Liberazione, torna al suo paese delle Langhe dopo molti anni trascorsi in America e, in compagnia dell'amico Nuto, ripercorre i luoghi dell'infanzia e dell'adolescenza in un viaggio nel tempo, alla ricerca di antiche e sofferte radici. Storia semplice e lirica insieme, costruita come un continuo viavai tra il piano del passato e quello del presente, La luna e i falò recupera i temi civili della guerra partigiana, la cospirazione antifascista, la lotta di Liberazione, e li lega a problematiche private.
Einaudi, 1952. 362 pp. Brossura.
L'opera è il diario tenuto tra il 1935 e il 1950 da Cesare Pavese. Qui l'autore annota, sotto forma di appunti frammentari, i suoi pensieri e le sue sensazioni. Iniziato dall'autore mentre era al confino di Brancaleone Calabro e continuato fino alla sua morte costituisce la sua autobiografia.
Einaudi, 1949. 330 pp. Brossura.
Il volume contiene tre romanzi: "La bella estate", "Il diavolo sulle colline" e "Tra donne sole". Sono tre romanzi cittadini, tre romanzi di scoperta della città e della società, di giovanili passioni amorose, d'entusiasmi e sconfitte.
Einaudi, 2003. 77 pp. Brossura.
In questo libro il mondo marinaro si fonde a quello contadino; antiche leggende evocano scontri e contese di timbro epico; il nome di un paese può diventare la chiave per scoprire un enigma. Orengo racconta, ricorda, intreccia notizie storiche e storie di paese, insegue mestieri perduti, ci incanta, accompagnandoci alla scoperta delle verità poetiche e umane che si nascondono nei viaggi millenari del sale e dell'acciuga.
Feltrinelli, 1989. 438 pp. Brossura.
Trilogia composta da "Le avventure di Guizzardi" (1972), "La banda dei sospiri" (1976) e "Lunario del paradiso" (1978), riunita nel 1989 sotto il titolo di "Parlamenti buffi". Negli anni Settanta questi tre racconti comici e avventurosi furono accolti come un avvenimento letterario del tutto insolito poichè, rievocando il piacere del racconto immaginoso d'una certa tradizione italiana, essi conferiscono al linguaggio scritto la vivacità d'una recitazione epica e giullaresca.
Einaudi, 2021. 89 pp. Brossura.
Apri questo libro, ridi, entra nella testa più eccentrica che ci sia: «Io rimugino tantissimo. Quando cammino. Quando lavoro. Quando faccio l'amore. Soprattutto quando non lo faccio». «Io faccio eccezione alla teoria del caos. A me, se una farfalla batte le ali a Pechino, non cambia assolutamente nulla». «Dicono che la felicità si trova nelle piccole cose. Sapeste l'infelicità». «L'amore è uno scambio di colpe». Questo sarebbe un libro di massime, ma visto che a pronunciarle è Vincenzo Malinconico, l'uomo che inciampa da fermo, tutt'al più si può parlare di minime...
Adelphi, 2007. 1371 pp. Brossura.
Un romanzo di avventure intellettuali e picaresche attraverso le follie del boom economico e le metamorfosi della società e del paesaggio, delle illusioni e dei caratteri. Notti senza fine di giovani che discutono dei loro autori e dei loro amori fino all'alba, progettando grandi opere letterarie, teatrali e musicali. Affetti, utopia, irrisioni e rivolte contro un oppressivo establishment culturale e politico.
Reca timbro di appartenenza.
Mondadori, 2009. 161 pp. Brossura.
Nate come testi per un ciclo di conferenze da tenere ad Harvard queste lezioni costituiscono l'ultimo insegnamento di un grande maestro: una severa disciplina della mente, temperata dall'ironia e dalla consapevolezza di non poter giungere ad una conoscenza assoluta.